gennaio 26, 2011 UK Flag Italy Flag Spain Flag Help: Italy Flag UK Flag

Vargas Llosa racconta come scrive i suoi romanzi Vargas Llosa shares how he writes his novels Vargas Llosa cuenta cómo escribe sus novelas

Dall'inizio, ho seguito un certo metodo che non è realmente cambiato. Lavoro sempre da una bozza, una prima versione che è molto ampia e caotica. È la parte che richiede più sforzo e una volta che ho quel materiale, inizio a correggere e rifare, che è la parte che mi piace di più. La parte creativa è proprio quella. È sempre accompagnata da una ricerca, che mi piace fare perché mi dà idee e suggerisce personaggi e situazioni. È un modo non solo di scrivere, ma anche di vivere l'avventura e la storia che sto cercando di raccontare, compensando la mancanza di esperienza diretta con la ricerca, viaggiando nei luoghi in cui si svolgono le storie, ascoltando testimonianze, leggendo cose legate all'epoca o al personaggio se si tratta di una figura storica. La mia idea è che scrivere un romanzo non significhi solo dedicare alcune ore a scriverlo, ma cercare di vivere il più possibile il mondo che sto cercando di creare. È questo che rende ogni libro un'avventura per me, un'esperienza vissuta e anche un lavoro intellettuale.

Ho un piccolo quaderno con appunti molto veloci, presi praticamente al volo, che probabilmente solo io sono in grado di decifrare. Prendo appunti su tutto ciò che può essere utile per il romanzo: il paesaggio, le persone che incontro, le testimonianze che ricevo o le cose che mi capitano durante la ricerca. Non è una ricerca nel senso scientifico della parola. No, è una ricerca per familiarizzare con un paesaggio, un ambiente sociale, un certo colore, sapore, odore. In breve, tutto ciò che può aiutarmi a sedermi e inventare la storia all'interno di quel contesto.

Since the very beginning, I have followed a certain method that hasn't really changed. I always work from a draft, a first version that is very extensive and chaotic. That's the part that requires the most effort, and once I have that material, I start correcting and redoing, which is the part I enjoy the most. The creative part is precisely that. It is always accompanied by research, which I enjoy doing because it gives me ideas and suggests characters and situations. It's a way of not only writing but also experiencing the adventure and the story I am trying to tell, compensating for the lack of direct experience with research, traveling to the places where the stories take place, listening to testimonies, reading things related to the time period or the character if it's a historical figure. My idea is that writing a novel is not just spending a few hours writing, but trying to live as closely as possible to the world I am trying to create. That's what makes each book an adventure for me, a lived experience, and also an intellectual work.

I have a little notebook with very quick notes, practically taken on the go, which probably only I can decipher. I take notes on everything that can be useful for the novel: the landscape, the people I meet, the testimonies I receive, or things that happen to me while I'm conducting that research. It's not research in the scientific sense of the word. No, it's research to familiarize myself with a landscape, a social environment, a certain color, taste, smell. In short, everything that can help me sit down and invent the story within that context.

Yo desde la primera cosa que escribí he seguido un cierto método que praticamente no ha cambiado. Yo trabajo siempre a partir de un borrador , a una primera versión que es muy amplia, muy caótica. Es la parte que me cuesta mas trabajo y cuando tengo ese material pues empiezo a corregir, a rehacer que es la parte que me gusta mas. Realmente la parte creativa es justamente esa. Eso va acompañado siempre a un trabajo de investigación que a mi me gusta mucho hacer porque me va dando ideas, me va sugiriendo personajes, situaciones. Es una manera de no solamente escribir sino al mismo tiemp ir viviendo un poco la aventura, la historia que estoy tratando de contar, supliendo digamos la falta de experiencia directa con un investigación, viajando a los lugares donde ocurren las historias, escuchando testimonios, leyendo cosas relativas a la época o a el personaje si se trata de un personaje histórico. Mi idea es que, digamos, escribir una novelas no es solamente trabajar unas horas escribiendo una novelas, sino tratando de vivir lo mas cerca posible del mundo que estoy tratando de inventar. Eso hace que cada libro sea para mi a el mismo tiempo una aventura vivida, y al mismo tiempo que un trabajo intelectual.

Una libretita con apuntes muy rápidos, tomados praticamente sobre el caballo, que probablemente solo yo soy capaz de decifrar. Tomo notas sobre todos que puede servirme luego para la novela, sobre el paisaje, sobre las personas que conozco, sobre testimonios que recibo, o sobre cosas que me van ocurriendo mientras voy haciendo esa investigación. No es una investigación en el sentido pues científico de la palabra. No, es una investigación para familiarizarme con un paisaje, con un ambiente social, con un cierto color, sabor, olor. En fin, todo lo que puede servirme a la obra de sentarme y inventarla, la historia dentro de ese contexto.