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Cosa fare con 1000 parole

Le mille parole dello spagnolo che non si possono non conoscere. Vai alla pagina

Quello che mille parole non consentono di fare. Non bastano per capire il grosso si quanto si ascolta, nè la totalità di quanto si legge tantomeno la capacità di poter esprimere in maniera più o meno accurata quanto ci passa per la testa. All'inizio capita spesso in una conversazione di dover rinunciare ad un pensiero o di infantilizzarlo perché ci si rende conto di non disporre 'dell'attrezzatura' linguistica adeguata per poterlo esprimere a dovere. Ci si sente come se un pezzo di intelletto ci fosse stato amputato. Ecco, mille parole non ci salvano da tutto ciò.

Del resto una lingua deve permettere di dare rappresentazione orale minuta a tutto l'esistente. Un dizionario per essere considerato passabilmente accettabile deve contenere non meno di 50000 lemmi e non sempre ci si trova quello che serve.

Quello che mille parole consentono di fare.

  1. Si 'varca' la soglia di conoscenza minima al di sotto della quale non ha senso provare a fare alcunché. L'80-85 % di quanto si dice appartenga a questo nocciolo duro. Un esempio? Il video di Jennifer Lopez. Le si dovrà impare comunque, prima lo si fa tanto meglio.
  2. Si può già provare a conversare. Fatto lo sforzo iniziale, si può provare ad avere le prime conversazioni, con altri studenti, o anche con nativi interessati all'Italiano, ce ne sono più di quanto si pensi. Certo, si tratta di conversazioni elementari e rarefatte, sgangherate e piene di errori quanto si vuole, ma intanto si comincia. Trovare interlocutori on-line non è difficile. Ci sono ottimi siti allo scopo come www.livemocha.com o come www.soziety.com che si basa su Skype e vi si possono trovare moltissimi nativi di lingua spagnola disposti ad avere conversazioni on-line.
  3. Insegnanti madrelingua che non sanno nulla di Italiano. Meglio ancora permette di ricevere lezioni particolari on-line a costi decisamente più contenuti rispetto alla scuola di spagnolo dietro casa. Se uno ha sprecato tempo, denaro ed energia nell'apprendere una lingua lo farà di sicuro pesare nelle tariffe praticate. Basta avere conoscenze minime ed aver appreso per bene le lezioni di base (pronuncia, mille parole, falsi amici).
  4. Facilita l'utilizzo di dizionari monolingua. Con un pò di sforzo, sicuramente ricompensato in futuro, si può provare ad usarli sin dalle prime settimane di apprendimento. Ci si dimentica dell'Italiano e si lavora direttamente in Spagnolo. Non c'è sempre correlazione univoca tra parole in lingue diverse e che un termine a seconda della lingua abbia una diversa configurazione di significati che solo un dizionario monolingua consente di delineare con precisione. Si dice, si è fluenti solo quando non si traduce mentalmente più, ciò quando l'articolazione pensiero-parola non deve passare per il filtro intermedio della propria lingua madre.
  5. Si evita un corso di primo livello. Nei corsi per principianti assoluti ti insegnano i vocaboli base e la coniugazione dei verbi regolari (cosa davvero agevole da apprendere per un Italiano) si mostrano fotocopie di disegni associati alle parole e poco altro. Saltandoli ci si risparmia tempo e denaro e tanta tanta noia.

In breve: scorciatoie non ce ne sono. Imparare lo Spagnolo come qualunque altra lingua è lavoro lungo e ingrato. Bisogna investirci tempo e dedizione. Si può all'inizio provare un'illusoria sensazione di facilità ma in realtà è più difficile di quanto si possa inizialmente supporre. Sarà bene preparasi a questa scoperta.

Imparare mille termini non risolve tutti i problemi ma aiuta a rompere il ghiaccio. E' anche il passo più difficile da compiere. Mandare giù cose a memoria non è mai divertente, è uno sforzo ingrato che una volta fatto però renderà il resto del tragitto ben più piacevole. Si inizia a scambiare idee, a capire canzoni, a leggere testi più complessi, si guarda la Tv e si ascolta la radio, si comincia a vivere la lingua; è la chiave per rendere meno noioso il percorso, restituendo da subito alla lingua il ruolo che ha, uno strumento, e non un fine.